Presentazione

IL CIGNO

spettacolo di danza, musica e teatro in un atto, antologia di Micael Fokine
Scipione Sangiovanni, pianista – Andrea Sirianni, attore

scene di Francesco Palma
COMPAGNIA BALLETTO DEL SUD

Musiche di Chopin, Schumann,  Čerepnin, Stravinskij, Weber, Rimskij-Korsakov,  Saint-Saëns

Testi di Walter Prete

Interpreti: Nuria Salado Fustè, Matias Iaconianni, Alice Leoncini, Ovidiu Chitanu, solisti e corpo di ballo del Balletto del Sud 

Il Balletto del Sud di Fredy Franzutti presenta uno spettacolo di ricostruzione e ricerca dedicato a Michel Fokine, progetto creato nel 2022 in occasione dell’ottantesimo anniversario della scomparsa del grande coreografo russo, morto a New York nel 1942. Intitolato «Il Cigno», dal celebre assolo «La morte del Cigno» che Fokine creò nel 1901 per Anna Pavlova, quest’antologia con musiche di Chopin, Schumann, Čerepnin, Stravinskij, Weber, Rimskij-Korsakov e Saint-Saëns presenta i più significativi brani del repertorio dell’artista nell’interpretazione dei solisti Nuria Salado Fustè, Matias Čerepnin Iaconianni, Alice Leoncini, Ovidiu Chitanu e degli altri componenti del corpo di ballo della compagnia salentina. Si va dai passi di Les Sylphides e Carnaval, a quelli di Petruska e L’uccello di fuoco, alcuni ricostruiti da Franzutti, altri da lui stesso pensati in un omaggio creativo a Fokine, al quale daranno voce i testi elaborati dal drammaturgo Walter Prete per l’attore Andrea Sirianni, specialista nell’interpretazione di componimenti poetici. Ad eseguire l’intera parte musicale, il pianista Scipione Sangiovanni, concertista in grande ascesa e già vincitore di prestigiosi concorsi nazionali ed internazionali. Figura di primo piano nella storia della danza, Fokine partecipa con i rivoluzionari Balletti Russi di Diaghilev a quel fermento culturale ed evolutivo che attraverso la danza coinvolge le arti visive e la più intellettuale scrittura letteraria. Ed è in qualità di erede della grande tradizione ballettistica classica russa che Fokine apporta significativi cambiamenti alle regole della danza, tanto da essere considerato il primo coreografo della modernità. Raffinato l’omaggio che gli rende Franzutti, che nella sua trentennale carriera, impreziosita dalle creazioni realizzate per il Bolshoi di Mosca, ha maturato un’importante esperienza nella ricostruzione di diversi «balletti perduti», sia nella lunga collaborazione con la compagnia di balletto del Teatro dell’Opera di Roma, diretta da Carla Fracci, che con il Teatro dell’Opera di Sofia. Ma, naturalmente, il suo nome è legato soprattutto al Balletto del Sud, ritenuta dalla critica la migliore compagnia di danza privata italiana, costituita da ballerini provenienti da tutto il mondo, tra cui spiccano il primo ballerino Matias Iaconianni, i solisti Alice Leoncini, Alexander Yakovlev e Ovidiu Chitanu e la prima ballerina ospite Ana Sofia Scheller, stella internazionale della danza e già «principal dancer» del New York City Ballet e del San Francisco Ballet.

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