CASA VAN WESTERHOUT – IL TESORO NASCOSTO
IL TESORO NASCOSTO
Gioielli della musica vocale italiana
Ayane Kodera soprano
Domenico Di Leo pianoforte
Francesco Paolo Tosti Quattro canzoni d’Amaranta (1906)
Ortona, 9 aprile 1846 versi di Gabriele D’Annunzio
Roma, 2 dicembre 1916 -Lasciami! Lascia ch’io respiri
-L’alba separa dalla luce l’ombra
-In van preghi
-Che dici, o parola del saggio?
Niccolò Van Westerhout –Di notte (Meditazione)
Mola di Bari, 17 dicembre 1857 versi della Contessa di Lara
Napoli, 21 agosto 1898 -Io amo un fiore (1890)
-Perché (1888)
versi di Heinrich Heine
-Sempre amore! (1880)
versi di Eleonora Mancini
-Sola! (1885)
versi di Rocco Pagliara
Ottorino Respighi da Quattro liriche su parole di poeti armeni (1921)
Bologna, 9 luglio 1879 -Mattino di luce (Versi di Costan Zarian)
Roma, 18 aprile 1936
Alfredo Casella da Quattro favole romanesche op.38 (1922)
Torino, 25 luglio 1883 su versi di Trilussa (Carlo Alberto Salustri)
Roma, 5 marzo 1947 -L’elezzione der presidente
Alberto Savinio da Album 1914
Atene, 25 agosto 1891 Amitié-Tragédie
Roma, 5 maggio 1952 (parole di Alberto Savinio)
Nino Rota Due liriche su testi di Rabindranath Tagore (1922/1924)
Milano, 3 dicembre 1911 Quando tu sollevi la lampada al cielo
Roma, 10 aprile 1979 Ascolta o cuore
Orazio Fiume Ninna nanna (1944)
Monopoli, 16 gennaio 1908 su un testo popolare toscano
Trieste, 21 dicembre 1976 Nella città di Mantova (1944)
gioco fanciullesco su un testo popolare toscano
Una piccola antologia, quasi una storia della musica italiana, dagli ultimi ardori romantici alla modernità: un percorso che allinea una serie di importanti figure pur con dolorose esclusioni. Al centro del programma, cinque gemme selezionate tra le liriche di Niccolò Van Westerhout. Intorno a queste pagine, il concerto permetterà di riscoprire altri autentici gioielli. Le Quattro liriche d’Amaranta, sui versi di Gabriele D’Annunzio, sono l’opera più profonda di Francesco Paolo Tosti, in grado di toccare una grande intensità espressiva nell’esplorazione del rapporto tra eros e thanatos. Al cospetto del capolavoro tostiano, le pagine di Van Westerhout, autore di undici anni più giovane, brilleranno di luce propria, nella loro eccezionale sensibilità. Se la poetica di Tosti e di Van Westerhout è radicata nel clima crepuscolare del tardo Romanticismo ottocentesco, con Ottorino Respighi e Alfredo Casella compiamo un salto nella modernità: Respighi dipinge un’ammaliante visione sonora, mentre Casella, con la profetica L’elezzione del presidente, su un testo romanesco di Trilussa, è un brano irresistibile per ironia, senso del grottesco. A un clima artistico più estremo, provocatorio e modernista. ispirato dai movimenti artistici del primo scorcio del secolo, appartiene la musica surreale di Alberto Savinio, fratello minore del grande pittore Giorgio De Chirico; ne avremo un brevissimo, folgorante saggio, che permetterà di respirare il clima iconoclasta delle avanguardie.
Per Nino Rota e Orazio Fiume, come musicista pugliese e docente di un Conservatorio che ha sede a Monopoli ed è intitolato a Nino Rota, ho particolare affetto, gratitudine, venerazione. Entrambi ci hanno lasciato purtroppo poche pagine per canto e pianoforte: poche ma suggestive, dunque siamo felici di farvele scoprire. A proposito di Nino Rota, vi invitiamo anche a osservare la data di composizione dei due brani proposti: 1922/24, calcolate quanti anni aveva allora quel grande maestro…
Domenico Di Leo
Pianista / Docente di Musica da camera Conservatorio Nino Rota Monopoli
BIGLIETTERIA C/O TEATRO VAN WESTERHOUT (il giorno dell’evento)
INFO E PRENOTAZIONI: 368 568412 – 393 9935266
