Presentazione

Concerto dell’alba

– ingresso libero e gratuito –

– in collaborazione NOTTE BIANCA DEI GIOVANI –

GNUQUARTET

Raffaele Rebaudengo, viola
Francesca Rapetti, flauto
Roberto Izzo, violino
Stefano Cabrera, violoncello

Tempo fa misero accanto, in una stessa mostra, Niccolò Paganini e Jimi Hendrix: per sottolineare i tanti punti in comune tra il più grande violinista di tutti i tempi e il mondo del rock, a partire dal virtuosismo e dal modo di stare sul palco. Ed è successo che il GnuQuartet abbia realizzato un disco intitolato «Paganini – The Rock Album» per celebrare in chiave moderna l’inarrivabile atleta delle quattro corde, meraviglia della natura e tenebroso personaggio pubblico che ha segnato la storia dell’800 musicale come nessun altro. Ed anche in concerto, la suggestione di avvicinare Paganini al rock si traduce in un programma nel quale le note esplodono nel linguaggio ritmato e incalzante della musica popolare. Ma l’omaggio a Paganini, un azzardo portato con una serie di brani originali dentro un gioco pieno di rispetto e affetto per la prima rockstar di tutti i tempi, è solo il nucleo centrale del concerto all’alba che l’Agìmus, nell’ambito de La Notte Bianca del Giovani, presenta in un progetto live molto più articolato, che prevede in apertura una sintesi di ciò che venne realizzato con l’album «Untitled» contenente una serie di idee musicali (senza titolo, per l’appunto) nelle quali venne condensato un materiale originale e potente, tra rock e minimalismo, sonorità orchestrali e sperimentali. E sulle medesime frequenze si propone il finale, un florilegio di rivisitazioni di brani popolari che spaziano dal pop al rock alla canzone d’autore, da «New Born» dei Muse a «Billie Jean» di Michael Jackson, da «Volta la carta» di Fabrizio De Andrè a «Radio Ga Ga» dei Queen. Del resto, la natura stessa dello GnuQuartet, formazione classica composta da Raffaele Rebaudengo (viola), Francesca Rapetti (flauto), Roberto Izzo (violino) e Stefano Cabrera (violoncello), è di stare in bilico tra due mondi, con l’obiettivo di portare l’accademia dentro il vasto universo delle musiche extracolte, com’è accaduto per le collaborazioni pop con Ermal Meta e i Negramaro, ma anche con la canzone d’autore nell’incontro con Francesco De Gregori e Diodato, il rock degli Afterhours, l’elettropop dei Subsonica e il jazz del sassofonista Francesco Bearzatti.

PIU’ INFO