Presentazione

ROCCO PAPALEO in

A PROPOSITO DI ROCCO

Con

Arturo Valiante, pianoforte – Guerino Rondolone, contrabbasso – Davide Savarese, tamburi

«Ho sempre fatto musica e, se mi chiedessero cosa sento di essere, risponderei un cantautore, prima ancora che un attore e un regista», dice di sé Rocco Papaleo, che col suo humor e il suo accento del Sud è diventato uno dei grandi protagonisti della commedia all’italiana degli ultimi vent’anni. Il popolare attore lucano, che ha portato la musica anche sul grande schermo coinvolgendo Max Gazzé in Basilicata Coast to Coast e Giorgia nel film Scordato in uscita nel marzo 2023, presenta lo spettacolo musicale A proposito di Rocco nel quale, attorniato da una band composta da Arturo Valiante al pianoforte, Guerino Rondolone al contrabbasso e Davide Savarese ai tamburi, conduce il pubblico alla scoperta della sua grande passione per il teatro-canzone, un genere lanciato negli anni Settanta con lo spettacolo Il signor G dal poeta Sandro Luporini e dal cantautore Giorgio Gaber, che insieme ribaltarono la tradizione italiana dei testi in musica mescolando il recitar cantando di Jacques Brel con la prosa di Céline ed esaltando la sintassi carica di suspense tipica del parlato. Ed ecco ora, sulle orme di quell’esperienza, Rocco Papaleo tenere stretti gli uni agli altri parole e note, canzoni e racconti, monologhi e gag surreali. A proposito di Rocco si presenta, quindi, come un album tutto da sfogliare, fatto di pensieri sparsi, brevi annotazioni e rime lasciate in sospeso, che si fanno parole in musica, in un riuscito esperimento che strizza l’occhio a Gaber, naturalmente, e all’amata Basilicata. Uno spettacolo antologico, con la spiccata attitudine all’interazione e al gioco. Meglio ancora, un recital che ha sempre lo stesso punto di partenza, ma una meta sempre nuova e una strada ogni volta diversa per raggiungerla. Come un viaggio da una parta all’altra di una regione che aspetta solo di essere attraversata, come in Basilicata Coast to Coast, titolo che alludeva all’impossibilità di fermarsi, al sapere di essere transitori, al comprendere che tutto è provvisorio, condizione essenziale per potersi costantemente meraviglia. Che poi è più o meno è il senso del viaggio che compiamo ogni giorno, tutti i giorni. Almeno finché ci è concesso di guardare fuori dal finestrino.

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